Dettaglio Legge Regionale

Inquadramento degli ispettori fitosanitari . (5-12-2003)
Calabria
Legge n.28 del 5-12-2003
n.4 del 9-12-2003
Politiche ordinamentali e statuti
29-1-2004 / Impugnata
La legge regionale n. 28 del 2003 prevede all'articolo 1 che il personale dipendente dell'assessorato all'agricoltura della regione Calabria che attualmente svolge mansioni di ispettore fitosanitario, ovvero ne abbia acquisito la qualifica con la partecipazione a corsi di formazione professionale svolti dalla stessa regione, possa accedere, previo superamento di un concorso per esami e titoli, alla qualifica di funzionario, categoria D3.
Tale concorso riserva integralmente i posti disponibili a favore del personale dipendente, non assicurando che residuino posti vacanti da assegnare, previo espletamento di un concorso pubblico. L' assunto è confermato dalla circostanza che tutti gli idonei ( e non solamente i vincitori del concorso interno) transitano nella nuova qualifica, in virtù dell'articolo 1, comma 2.
Si ritiene, pertanto, che tale previsione contenuta nell'articolo 1 della legge regionale in esame violi l'articolo 97, primo e terzo comma, della Costituzione, in quanto il passaggio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni ad una fascia funzionale superiore, comportando l'accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni più elevate, è soggetto alla regola del pubblico concorso disposta dal terzo comma dell'articolo 97 della Costituzione, così come più volte affermato dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale ( sentenze n. 194/2002, n.373/2002 e da ultimo n. 274/2003).
Infatti, la Corte Costituzionale ha più volte affermato che "l'accesso dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni a funzioni più elevate non sfugge, di norma, alla regola del pubblico concorso, cui è possibile apportare deroghe solo se particolari situazioni ne dimostrino la ragionevolezza" ( sent. n 274/2003 ).
Precedenti leggi regionali, in tal senso, sono state impugnate dal governo dinanzi alla Corte Costituzionale.
Si ritiene, pertanto, di proporre la questione di legittimità costituzionale della legge regionale dinanzi alla Corte Costituzionale.

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